Spaghetti all’Amatriciana: ecco perché si fanno così e da dove vengono

Gli spaghetti all’Amatriciana sono considerati erroneamente un piatto romano quando in realtà sono da additare alla tradizione di Amatrice. Ma come si fanno.

Piatto semplice ed efficace piace soprattutto agli adulti perché molto piccanti e dunque non adatti ai bambini.

bucatini amatriciana in un piatto
Spaghetti all’Amatriciana: ecco perché si fanno così e da dove vengono (TeresaVentrone.it)

Si dice che questo piatto fosse il pasto principale che consumavano i pastori durante la loro giornata di lavoro ma che originariamente fosse senza pomodoro e prendesse il nome di gricia. Il pomodoro fu aggiunto dopo quando il pomodoro si iniziò a importare dalle Americhe e in un certo senso si andò a rivoluzionare la cucina italiana e anche le abitudini che la contraddistinguevano.

Una ricetta che dunque affossa le sue radici in un passato glorioso e pieno di aneddoti ma che ci porta a un giorno d’oggi in cui numerose varianti hanno creato un piatto definitivo. La versione realizzata con i bucatini, che fanno diffondere il loro sugo all’interno, è la più amata e conosciuta. Anche all’estero si continua a realizzare questo piatto anche se a volte con varianti che a noi italiani fanno letteralmente mettere le mani nei capelli.

Ingredienti

  • 350 g di bucatini
  • 500 g di pomodori pelati
  • 150 g di guanciale
  • 80 g di pecorino romano DOP
  • 50 g di vino bianco
  • Sale fino q.b.
  • 1 peperoncino fresco

    bucatini amatriciana in un piatto
    Ingredienti (TeresaVentrone.it)

Una ricetta dunque che ci porta a sfruttare alimenti freschi e che possono esaltare il sapore della nostra pasta.

Procedimento

  1. Per prima cosa private il guanciale della cotenna e tagliatela a striscioline. Poi andate a inserirla in una padella antiaderente senza olio, fatela rosolare e separatela dall’olio dove andremo a condire la pasta;
  2. Nel frattempo in un’altra pentola mettete l’acqua a bollire, una volta che questa raggiunge il bollore cuocete la pasta e tiratela fuori 1-2 minuti prima dell’orario contraddistinto sulla scatola;
  3. Sfumate in padella il grasso con il vino bianco e lasciatelo evaporare;
  4. Grattugiate il pecorino romano DOP;
  5. Nella padella dove conservate il fondo di cottura del guanciale mettete il peperoncino intero privato dei semi;
  6. Subito dopo versate i pelati sfilacciati a mano;
  7. Eliminate il peperoncino dal sugo e unite il guanciale, mescolate amalgamando;
  8. Aggiungete gli spaghetti e muoveteli nel sugo;
  9. Spolverate il tutto di pecorino;
  10. Servite fumanti

Questo tipo di pasta si conserva anche un giorno in frigorifero, ma il consiglio è quello di mangiarla subito perché il guanciale col passare del tempo tenderà a diventare gommoso e non sarà dunque più buono come invece lo rende un piatto fumante e pronto.

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