La maternità è uno dei grandissimi passi della vita di una donna, ma c’è un aspetto che davvero in pochi tengono in considerazione. È davvero fondamentale e va curato.
Il 50% delle coppie affronta questo periodo senza le opportune informazioni, non rendendosi conto che invece alcuni aspetti possono fare tutta la differenza del mondo.
La salute preconcenzionale è un qualcosa che deve tornare d’attualità e prendere le prime pagine dell’attenzione di chi vuole semplicemente fare un figlio. Con questo termine si intende il periodo che precede il concepimento e dunque anche la gravidanza. Si tratta di un campo dove alcuni particolari possono risultare decisamente importanti per lo sviluppo normale del feto.
Secondo il Ministero della Salute una giusta preparazione prima della gestazione favorisce un andamento regolare dello sviluppo sano del futuro bambino. Un aspetto che deve essere portato avanti seguendo dei criteri e cercando di prepararsi all’evento nella maniera corretta, senza cercare espedienti o conducendo una vita sregolare che può portare a dei rischi decisamente importanti in maternità.
Ma andiamo a vedere da vicino tutti i particolari che sono collegati a questo momento e a come gestirlo al meglio.
Periodo fondamentale prima della maternità, ecco cosa fare
In merito al periodo prima della maternità ha parlato Marco Grassi, ginecologo presso il C. e G. Mazzoni di Ascoli Piceno, come sottolineato da Il Messaggero. Le sue parole dovrebbero essere analizzati nel minimo dettaglio di questo periodo.
Spiega: “La salute preconcezionale, cioè il periodo che precede concepimento e gravidanza, è un aspetto cruciale per quanto riguarda la salute materno-infantile. Prevenire possibili problematiche in questa fase può ridurre significativamente il rischio di complicazioni durante la gestazione, per questo motivo è essenziale sensibilizzare l’importanza di una buona salute preconcezionale fin dalla giovane età”.
E dunque cosa bisogna fare? Diventa fondamentale effettuare una dieta equilibrata e varia che fornisce una quantità adeguata di folati. Si devono consumare verdure a foglie verdi come spinaci, broccoli e lattuga, poi legumi come soprattutto piselli e fagioli, frutta come arance, fragole e kiwi, e la frutta secca.
L’assunzione giornaliera di folati è di 0.4 mg. Grassi specifica: “Durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno aumenta per donne in età fertili che pianificano una gravidanza potrebbe arrivare a 0.6 mg al giorno. Durante l’allattamento il fabbisogno scende a 0.5 per compensare l perdite di latte materno. Inoltre viene assunto prima del concepimento e durante i primi tre mesi di gravidanza per ridurre il rischio di malformazioni fetali”.
