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Apnea notturna, ecco perché è molto rischiosa: cosa fare?

Sempre più persone soffrono di apnee notturne e sempre più persone le sottovalutano, in realtà è una patologia che si può considerare davvero molto rischiosa.

Oggi vogliamo svelarvi cosa comporta questa problematica e cosa può accadere a quelle persone che si trovano a doverla affrontare.

Apnea notturna, ecco perché è molto rischiosa: cosa fare? (TeresaVentrone.it)

Le apnee portano problemi al cuore, ma non solo perché possono peggiorare le performance del nostro cervello, andando ad aumentare la probabilità di formazione di coaguli. Possono inoltre essere associate anche a un aumento del rischio di formazione di cancro. Curarle è fondamentale per cercare di evitare di avere delle complicazioni molto pesanti.

Al congresso European Respiratory society sono state affrontante alcune situazioni molto interessanti che hanno posto l’attenzione su questa patologia e che specifica come sia fondamentale intervenire in maniera tempestiva. Chi soffre di apnee è a maggior rischio di problemi cognitivi, coaguli che portano a tromboembolismo venoso profondo e aumenta anche il rischio di cancro.

Oggi vogliamo analizzare come sia fondamentale cercare di superare questo problema che solitamente viene ravvisato attraverso un esame che si chiama polisonnografia e che si fa proprio durante la notte e che spesso viene trattata con uno strumento che si chiama CPAP.

Apnee notturne, cosa sono?

Ma in cosa consistono le apnee notturne? Si tratta di un temporaneo arresto del respiro che durante la notte, mentre dormiamo, può durare anche diversi secondi. Sono diversi i fattori che le generano dal fumo all’obesità passando da conformazione del palato e setto nasale deviato.

Apnee notturne, cosa sono? (TeresaVentrone.it)

Durante la verifica di queste situazioni il cuore è costretto ad accelerare bruscamente l’aumento della frequenza cardiaca e la percentuale di ossigeno che arriva al cervello sino ad andare a scendere al 60%, normalmente si trova oltre il 90%.

Degli studi recenti hanno evidenziato che a soffrire di questo problema è il 15% della popolazione sopra i 40 anni. I sintomi sono russamento e soprattutto risvegli con la sensazione di soffocare oltre a sonnolenza diurna e gola secca. La gravità dipende dal numero di episodi che si verificano nell’arco di una notte. Uno stress continuo che mette a duro rischio la salute del nostro cuore.

Anche a livello cerebrale si possono verificare dei problemi molto difficili da affrontare e che oggi diventa fondamentale osservare con attenzione. Proprio per questo motivo diventa fondamentale fare i giusti esami ed evitare di sottovalutare la cosa perché dormire con una CPAP potrebbe davvero salvarvi la vita ed evitare delle complicazioni impossibili da gestire.

Matteo Fantozzi

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Matteo Fantozzi

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